Il webinar organizzato dal CSV di Padova e Rovigo, pioniere in Italia della piattaforma “Sostieni”, in collaborazione di Assif
Lanciata quasi quattro anni fa sulla scia dell’emergenza Covid per raccogliere fondi in modo trasparente e veicolare le donazioni alle situazioni di necessità più urgenti, la piattaforma Sostieni del CSV di Padova e Rovigo continua a essere punto di riferimento per gli Enti del terzo settore (Ets) sia nella ricerca di nuovi volontari (attraverso i cofanetti “Va’buono” oppure la donazione del proprio tempo), sia nella raccolta di fonti di finanziamento per far fronte ai continui costi di gestione, anche ordinaria, delle proprie attività.
Ecco dove si inserisce il primo contatto con Assif, l’Associazione italiana fundraiser che raggruppa professionisti della definizione e della realizzazione di strategie di raccolta fondi (ma non solo, come leggeremo in questo articolo). Il dialogo tra il gruppo Assif del Triveneto e il CSV è maturato lo scorso anno in una collaborazione fattiva, culminata con l’organizzazione di una serie di webinar inaugurati proprio il 7 febbraio per toccare alcuni degli argomenti più caldi della raccolta fondi in Italia. Il ciclo online è stato inaugurato con la presentazione della figura del fundraiser, alla presenza di una trentina di persone.
«Questo percorso è fatto in collaborazione con Assif è un motivo di crescita e consolidamento della piattaforma “Sostieni” lanciata qualche anno fa come progetto pilota a livello nazionale in collaborazione con CSVnet», ha sottolineato in apertura Luca Marcon, presidente del CSV di Padova e Rovigo, nei saluti introduttivi, «l’aspetto innovativo della nostra piattaforma è di mettere a disposizione delle associazioni uno spazio liberamente accessibile, privo di commissioni dunque completamente gratuito, sostenuto da un percorso formativo di accompagnamento all’impianto della raccolta fondi, per far crescere la propria organizzazione dall’interno. Al di là del risultato economico, questo percorso deve servire alle nostre associazioni per prendere coscienza delle proprie potenzialità».
A seguire Lisa Vacca, consigliera ASSIF e fundraiser presso l’Università di Trento, che ha precisato: «Il fundraiser non aiuta soltanto a raccogliere i fondi, ma anche a stimolare il volontariato a far crescere professionalmente alcune figure interne. Figura trasversale, lavora con la parte amministrativa, cura le relazioni con i donatori, aiuta con i database, pianifica la strategia, l’organizzazione degli eventi, si relaziona con il consiglio direttivo, cura la comunicazione».
Dopo di lei è intervenuto Loris Forin, volontario e fundraiser per l’associazione Casa Priscilla, entrambi formati grazie al CSV. «La richiesta di accoglienza presso la nostra Casa è in continuo aumento, con tre chiamate a settimana da parte di nuclei familiari di mamme e bambini in condizioni di fragilità», ha condiviso Forin. «Per questo abbiamo acquisito una nuova area dove costruire una nuova sede. Questo “progettone” è partito 2 anni fa proprio quando sono entrato io in associazione e dovevamo raccogliere davvero centinaia di migliaia di euro. Abbiamo dismesso una struttura degli anni Sessanta costruendo una ex novo di 1300 mq completamente in legno su un unico piano, con un impatto ambientale molto ridotto e alimentata a pannelli fotovoltaici e altri accorgimenti». Per lui, l’incarico di fundraiser volontario è stato impegnativo ma ricco di soddisfazioni: «Bisogna studiare, fare formazione continua, essere predisposti al cambiamento. L’aspetto più difficile è quello culturale e la comunicazione è nodale di fronte a ostacoli come questo».
A seguire Silvia Lombardi, volontaria e fundraiser di Puzzle odv: «Siamo un’associazione molto piccola e ci piace stare in una dimensione familiare. Non ci sono compensi per le prestazioni, tutto quel che raccogliamo viene reinvestito nei progetti che realizziamo. Nuova ludoteca realizzata grazie al CSV per umanizzare il reparto con attività ludiche ed educative, con scopi diversi e progetti diversi. Siamo un gruppo molto affiatato e questo ci permette forse di raggiungere in modo diverso più interlocutori. Abbiamo varie fonti come il 5 per mille, i tasselli/bomboniere solidali, le donazioni volontarie soprattutto da parte di aziende che raggiungiamo con mail e comunicazioni spiegando loro anche i benefici fiscali. Il CSV ci è servito per ragionare, riordinare i contatti, acquisire un metodo».
Dopo di loro è stata la volta di Chiara Schiavon, consulente di fundraising e fundraiser di Terzo Filo che è un gruppo di consulenza di fundraising, entrano nelle organizzazioni per periodo ristretto per rendere autonome nella raccolta fondi. «Noi insegniamo alle associazioni a usare tutti gli strumenti, ad attivare nuove relazioni (il fundraiser non dispensa nomi di donatori), ad aiutare il direttivo, i volontari, lo staff a mettere a valore le relazioni che già esistono nell’organizzazione ma che a volte restano sopite nei database, negli archivi, nei fogli che restano sopiti tra un evento e l’altro».
Infine la testimonianza di Alice Guarisa, fundraiser dello Iov: «Il mio viaggio nel mondo del fundraising è iniziato un po’ per caso: ho avuto la fortuna di lavorare in parecchie realtà, sia per causa sia per grandezza. Ho trovato fundraiser tra persone che avevano anche solo il desiderio di raggiungere un obiettivo. Servono tante risorse, sei a contatto con il destinatario finale e questo è molto importante, avere legame con chi poi usufruire del tuo lavoro».
Sostieni
Sono tanti i modi per contribuire a far crescere il volontariato. Sul sito Sostieni gli utenti possono effettuare una donazione per sostenere il fondo per progetti di comunità, adottare un’associazione, partecipare ad una campagna di raccolta, regalare un “cofanetto solidale”. La piattaforma sostieni.csvpadovarovigo.org è frutto del lavoro che il Csv ha portato avanti negli ultimi due anni con le associazioni e risponde ad una duplice esigenza: la prima è la crescente necessità degli Ets di trovare nuovi volontari e nuove fonti di finanziamento per far fronte ai costi in aumento; l’altra è l’offerta di una maggiore trasparenza e garanzia sui fondi donati per cittadini e aziende.
Ma allora: chi è il fundraiser?
Il fundraiser è una persona che decide di prendersi cura di una buona causa e lo fa sia con il cuore che con la sua professionalità, è una figura trasversale all’interno delle Organizzazioni Non Profit. Le attività che svolge sono molteplici, finalizzate tutte alla sostenibilità e allo sviluppo degli Enti del Terzo Settore, in particolare ne cura le relazioni con l’obiettivo di supportare nel lungo periodo la buona causa. La trasversalità di questa figura la porta a relazionarsi con l’area amministrativa, con la governance, con la parte di comunicazione e a lavorare con e per i donatori e i volontari, che donano il loro tempo e le loro competenze all’ente.
Tre sono le parole ricorrenti dell’incontro del 7 febbraio: credibilità, trasparenza e affidabilità. Tutte strettamente connesse al prossimo contenuto che verrà trattato all’interno di questa collaborazione tra ASSIF e CSV: l’etica nel fundraising.
Per conoscere meglio ASSIF e la potenzialità della sua rete: www.assif.it