Volontariato aziendale: un ponte tra impresa e comunità, per costruire valore condiviso

Il CSV ha assunto un ruolo di facilitatore e innovatore, promuovendo forme di collaborazione virtuose tra mondo profit e non profit.

Negli ultimi anni, la collaborazione tra imprese e organizzazioni del Terzo Settore è diventata sempre più strategica per affrontare le sfide sociali e ambientali dei territori. In questo contesto, il CSV di Padova e Rovigo ha assunto un ruolo di facilitatore e innovatore, promuovendo sin dal 2022 forme di collaborazione stabili e virtuose tra mondo profit e non profit.

Tra le esperienze più significative sostenute dal Centro Servizi Volontariato c’è quella del volontariato aziendale – conosciuto anche come Employer Supported Volunteering (EVP) o volontariato di impresa – che permette ai dipendenti di un’azienda di dedicare alcune ore della propria giornata lavorativa, retribuita, a iniziative di interesse generale. Si tratta di un modello che valorizza la responsabilità sociale d’impresa, il benessere dei lavoratori e il contributo attivo delle aziende al bene comune.

Un fenomeno in crescita in Italia

Il volontariato aziendale non è più una nicchia. Secondo i dati di Legambiente, nel 2013 le imprese coinvolte in progetti di volontariato erano appena 20. Nel 2023 sono diventate 241, con oltre 14.000 volontari attivati, 260 aree riqualificate e 16.300 kg di rifiuti rimossi. Nel 2024, la crescita è continuata: 256 aziende, più di 13.000 volontari coinvolti, 275 aree riqualificate e 15.600 kg di rifiuti raccolti, inclusi 344 kg di mozziconi (+176 kg rispetto al 2023). Questi numeri non parlano solo di quantità, ma anche di qualità. L’interesse delle nuove generazioni verso le imprese socialmente responsabili è in forte aumento. Un’indagine di Reverse rivela che il 96% di Millennials e Gen Z raccomanderebbe l’adozione del volontariato aziendale, e il 73% lo considera un valore aggiunto nella valutazione di un potenziale datore di lavoro. Dati confermati anche da Benevity, secondo cui l’88% delle aziende ritiene che l’impatto sociale rafforzi l’attrattività e la fidelizzazione dei dipendenti, in particolare tra i più giovani.

Il boom del volontariato di competenza

Una delle tendenze emergenti è quella del volontariato di competenza: l’utilizzo delle ore lavorative per offrire competenze professionali alle organizzazioni del Terzo Settore. Secondo Unioncamere, in Italia circa il 5–6% delle imprese (soprattutto nei settori ICT, servizi e finanza) ha attivato iniziative di questo tipo. Le attività più diffuse sono i “community day” (47,7%), percorsi continuativi di informazione (22,5%) e formazione a giovani in difficoltà (17,5%), oltre a progetti nel Sud del mondo (7,3%).

Il CSV Padova e Rovigo: un ecosistema a supporto del bene comune

Il CSV di Padova e Rovigo è oggi un punto di riferimento per le aziende del territorio che vogliono investire nel volontariato come leva strategica e culturale.
Nonostante le buone pratiche, il volontariato aziendale in Italia resta un fenomeno ancora poco diffuso: solo una piccola percentuale di imprese offre percorsi strutturati, e molti lavoratori faticano a trovare il tempo per partecipare. Ma le opportunità ci sono, e sono numerose. Il volontariato può diventare un benefit strategico, migliorare la coesione interna, rafforzare la reputazione aziendale e contribuire a trattenere i talenti. Può essere integrato nei piani CSR, nei bilanci sociali, negli obiettivi ESG, diventando parte di una nuova cultura d’impresa più attenta alle persone e al pianeta.

Una chiamata all’azione, per le associazioni e le imprese

Il volontariato aziendale può diventare un autentico ponte tra impresa e comunità, capace di generare valore sociale, coesione, crescita personale e sviluppo territoriale. Dal 2022 a oggi, il CSV di Padova e Rovigo sta lavorando per tracciare un percorso sempre più definito per la costruzione di una relazione generativa tra Terzo Settore e mondo profit.  Negli ultimi 3 anni sono state circa una ventina le aziende che sono entrate in contatto con il CSV di Padova e Rovigo per sviluppare e attivare esperienze di volontariato aziendale; di queste, una decina hanno portato a termine l’attività coinvolgendo nel complesso altrettanti enti non profit dei territori di Padova e Rovigo.

Il CSV ha assunto un ruolo di facilitatore e innovatore, promuovendo forme di collaborazione virtuose tra mondo profit e non profit.

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